Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 512 del 2016

ECLI:IT:TARMAR:2016:512SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria potestà pianificatoria, gode di ampia discrezionalità nella definizione degli strumenti urbanistici, anche in deroga ai parametri minimi previsti dalla normativa statale, purché tale scelta non risulti del tutto arbitraria o priva di adeguata motivazione. Pertanto, l'approvazione di una variante urbanistica che preveda standard urbanistici in eccedenza rispetto a quanto stabilito dal D.M. n. 1444/1968 non costituisce di per sé vizio di legittimità, in quanto rientra nella discrezionalità dell'Amministrazione comunale, fermo restando il rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità. L'Amministrazione comunale, inoltre, nel procedimento di approvazione della variante urbanistica, è tenuta a recepire le osservazioni formulate dalla Provincia, in quanto l'art. 26 della legge regionale n. 34/1992 attribuisce a quest'ultima il potere di approvare gli strumenti urbanistici comunali, garantendone la coerenza con la programmazione sovracomunale. Ciò comporta che eventuali modifiche apportate dal Comune alla variante urbanistica, a seguito delle osservazioni della Provincia, non possono essere considerate illegittime, in quanto rispondenti a un obbligo di legge. Infine, l'accordo transattivo stipulato tra il Comune e i privati, avente ad oggetto la definizione di una controversia relativa a una procedura espropriativa e la conseguente approvazione di una variante urbanistica, non può vincolare il Comune all'approvazione della variante nei termini originariamente concordati, in quanto l'Amministrazione comunale rimane comunque tenuta a recepire le osservazioni della Provincia, senza che ciò possa configurare un inadempimento dell'accordo o un recesso unilaterale ai sensi dell'art. 11, comma 4, della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/09/2016

N. 00512/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00588/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 588 del 2011, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Avv. ((omissis)) in Ancona, Via Cardeto, 3/B;

contro

Comune di Ascoli Piceno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso Avv. ((omissis)) in Ancona, Via Asiago, 8;
Provincia di Ascoli Piceno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), domiciliato ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.A.R. Marche …

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