Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42361 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42361PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato richiede la prova che il comportamento del supposto concorrente abbia effettivamente fatto sorgere o rafforzato il proposito criminoso dell'autore materiale, attraverso un'apprezzabile sollecitazione idonea a influenzarne la volontà. La mera presenza fisica accanto all'autore principale e il coinvolgimento in una lite iniziale non sono di per sé sufficienti a integrare il concorso morale, in assenza di una adeguata indagine sulla consapevolezza del concorrente circa l'utilizzo di uno strumento idoneo a cagionare la morte da parte dell'altro soggetto e sulla rappresentazione del suo impiego contro la vittima. L'accertamento dell'atteggiamento psicologico del concorrente, con riguardo alla conoscenza della disponibilità dell'arma da parte dell'autore materiale e alla rappresentazione del suo utilizzo, costituisce un elemento essenziale per la formulazione del giudizio di colpevolezza a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) NATO IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 310/2014 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di SASSARI, del 25 febbraio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13 maggio 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, per prescrizione, in riferimento al capo B, con dichiarazione della relativ…

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