Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25935 del 24 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25935PEN

Massima

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La depenalizzazione di un reato comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con effetti sia penali che civili, salva la possibilità per il soggetto interessato di promuovere azione di risarcimento e di sollecitare l'applicazione delle sanzioni pecuniarie civili introdotte dalla nuova normativa. In tali casi, il giudice dell'impugnazione non può liquidare le spese di costituzione in favore della parte civile, in quanto l'imputato non può essere considerato soccombente rispetto al dictum della sentenza impugnata afferente il risarcimento del danno. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la sopravvenuta depenalizzazione di un reato comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con effetti sia penali che civili. Ciò in quanto l'abolitio criminis fa venir meno il presupposto stesso della pronuncia di condanna, rendendo il fatto non più previsto dalla legge come reato. Tuttavia, il soggetto interessato mantiene la possibilità di promuovere un'azione di risarcimento del danno e di sollecitare l'applicazione delle sanzioni pecuniarie civili introdotte dalla nuova normativa. In tale contesto, il giudice dell'impugnazione non può liquidare le spese di costituzione in favore della parte civile, in quanto l'imputato non può essere considerato soccombente rispetto al dictum della sentenza impugnata afferente il risarcimento del danno, essendo venuto meno il presupposto stesso della pronuncia di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Napoli in data 03/10/2014;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perche' il fatto non e' previsto da…

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