Il termine per proporre impugnazione avverso una sentenza penale con motivazione depositata successivamente alla pronuncia del dispositivo è di 30 giorni dalla data del deposito della motivazione, ai sensi dell'art. 585, comma 1, lett. b) e comma 2, lett. c) c.p.p., e non di 15 giorni dalla notificazione dell'estratto contumaciale, in quanto la redazione contestuale della motivazione non è obbligatoria e il suo mancato deposito immediato comporta l'applicazione del termine più ampio previsto dalla legge per l'esercizio del diritto di impugnazione. Il giudice di merito che dichiara inammissibile l'appello per tardività, ritenendo erroneamente che il termine decorra dalla notificazione dell'estratto contumaciale anziché dal deposito della motivazione, incorre in un vizio di violazione di legge, determinando l'annullamento senza rinvio della propria ordinanza e la trasmissione degli atti al giudice di secondo grado per il prosieguo del giudizio.