Il concorso di persone nel reato di resistenza a pubblico ufficiale è configurabile quando, sulla base di un'adeguata e logica valutazione delle risultanze probatorie, emerga che ciascuno degli imputati abbia consapevolmente e volontariamente contribuito alla realizzazione della condotta delittuosa, anche attraverso il coordinamento e il reciproco rafforzamento delle azioni individuali, senza che sia necessario accertare il contributo specifico di ciascuno. La genericità dell'imputazione non comporta la nullità dell'atto quando gli elementi essenziali del fatto siano comunque desumibili dagli atti e sia garantito il diritto di difesa. Le riprese video effettuate dalla polizia in luogo pubblico nell'ambito di attività di indagine costituiscono prova documentale acquisibile ai sensi dell'art. 234 c.p.p., senza necessità di specifica autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della prova, che non può essere sindacata in sede di legittimità se adeguatamente motivata, anche in relazione alle deduzioni difensive, purché la motivazione risulti logica, coerente e rispettosa dei principi di diritto.