Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9711 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9711PEN

Massima

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Il reato di bancarotta per distrazione, di cui all'articolo 216 della legge fallimentare, si configura quando l'amministratore di una società dichiarata fallita abbia distratto, occultato o dissipato, in tutto o in parte, il patrimonio sociale, sottraendolo alla garanzia dei creditori. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'amministratore abbia agito con dolo specifico di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente la coscienza e volontà di compiere atti di disposizione del patrimonio sociale in modo da sottrarlo alla garanzia dei creditori, anche se mosso da finalità diverse dalla lesione dei loro diritti. Pertanto, la mera irregolarità o anomalia delle registrazioni contabili, ove non accompagnata dalla prova di una condotta distrattiva consapevole e volontaria, non integra gli estremi del reato di bancarotta per distrazione. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, senza limitarsi a considerare singole operazioni contabili, ma esaminando la complessiva gestione dell'amministratore e la sua condotta complessiva, al fine di accertare se vi sia stata una sistematica sottrazione di risorse patrimoniali in danno della massa dei creditori. Infine, ai fini della concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, il giudice deve valutare non solo i limiti quantitativi previsti dalla legge, ma anche la personalità del reo e la sua propensione a delinquere, desumibile anche dai precedenti penali, senza che sia necessario il superamento di una soglia predeterminata di pena detentiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) C. - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa l'11/11/2016 dalla Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso e l'annullamento de…

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