Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10178 del 14 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10178PEN

Massima

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Il diritto di critica e di espressione del proprio pensiero, anche su questioni attinenti alla vita privata altrui, trova un limite nel rispetto della reputazione e dell'onore delle persone, non potendo essere utilizzato come pretesto per diffamare o offendere ingiustamente la dignità altrui. Pertanto, le affermazioni lesive della reputazione di una persona, anche se mosse dall'intento di tutelare il proprio nucleo familiare, integrano i reati di ingiuria e diffamazione qualora risulti provata la volontà dell'agente di nuocere all'altrui onorabilità, senza che possa rilevare la circostanza che il rapporto coniugale fosse già compromesso al momento delle dichiarazioni diffamatorie. Il diritto di cronaca e di critica, infatti, non può essere esercitato in modo arbitrario e sproporzionato, dovendo essere contemperato con il diritto alla riservatezza e all'immagine della persona offesa, a meno che le informazioni divulgate non rivestano un interesse pubblico prevalente. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei reati di ingiuria e diffamazione, deve accertare se le espressioni utilizzate, ancorché mosse da intenti diversi dalla mera volontà di nuocere, siano idonee oggettivamente a ledere la reputazione altrui, tenendo conto del contesto in cui sono state pronunciate e del loro significato complessivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. MA. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1754/2009 CORTE APPELLO di CATANIA, del 07/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Monetti Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Di. Ma. Al. ricorre avverso la s…

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