Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26521 del 2 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26521PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della credibilità e attendibilità della parte offesa e dei suoi testimoni rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale, sulla base di un'analisi complessiva e logica delle risultanze processuali, può ritenere non provati i fatti oggetto di imputazione, ove ritenga inverosimile e contraddittorio il racconto della persona offesa, anche in presenza di elementi probatori che potrebbero astrattamente condurre a una diversa conclusione. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sui vizi di motivazione è limitato alla verifica della correttezza del metodo logico-argomentativo seguito dal giudice di merito, senza possibilità di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di fatto, salvo i casi di radicale incompatibilità tra la motivazione e gli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OM. TA., N. IL (OMESSO);

2) MO. ST., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/06/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SENSINI ((omissis));

Udito il P.M. in persona del Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. GRECO Benedetto del Fo…

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