Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione di un giudicato formatosi a seguito di un decreto della Corte d'Appello che aveva condannato il Ministero della Giustizia al pagamento di somme a titolo di equa riparazione per irragionevole durata del processo, afferma che: Il principio di diritto fondamentale è che l'amministrazione è tenuta a dare esecuzione al giudicato formatosi in sede giurisdizionale, nel rispetto dei tempi e delle modalità stabilite dalla sentenza, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale. In particolare, il Tribunale Amministrativo Regionale: 1) Ordina all'amministrazione di procedere al pagamento delle somme dovute ai ricorrenti, nella misura indicata nel decreto della Corte di Appello, entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione della sentenza. 2) Accoglie la domanda di condanna al pagamento di una penalità di mora pari agli interessi legali sulla somma dovuta, decorrenti dal giorno di comunicazione della sentenza fino all'adempimento o all'insediamento del commissario ad acta. 3) Nomina un commissario ad acta, individuato in un dirigente amministrativo dell'amministrazione giudiziaria, affinché provveda al pagamento in caso di ulteriore inerzia dell'amministrazione, entro 60 giorni dalla comunicazione dell'inottemperanza. 4) Compensa integralmente le spese di lite tra le parti, rilevando un abuso del processo da parte dei ricorrenti attraverso l'indebito frazionamento della pretesa giudiziale in più ricorsi. Il Tribunale Amministrativo Regionale afferma dunque il principio per cui l'amministrazione è tenuta a dare piena ed immediata esecuzione al giudicato formatosi in sede giurisdizionale, nel rispetto dei tempi e delle modalità stabilite dalla sentenza, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inerzia.