Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3004 del 25 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:3004PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in certificazioni amministrative, di cui agli artt. 477 e 482 c.p., è condotta diversa ed autonoma rispetto al reato di sostituzione di persona di cui all'art. 494 c.p., non potendo il secondo essere assorbito nel primo, quando la condotta di falsificazione documentale sia seguita da una distinta azione di sostituzione di identità. Inoltre, la valutazione della non punibilità ex art. 131-bis c.p. non può essere fondata sulla circostanza che l'imputato fosse comunque in possesso di una patente di guida, seppur sospesa, al momento del controllo, atteso che il bene giuridico tutelato dai reati di falso documentale è la fede pubblica, la cui lesione non può ritenersi esigua per il solo fatto che l'imputato fosse comunque titolare di un documento di identità, seppur irregolarmente detenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2019 del TRIBUNALE di BERGAMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 14 maggio 2019…

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