Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41898 del 10 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:41898PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei doveri di imparzialità e correttezza inerenti alla sua funzione, accetta o riceve denaro o altra utilità da privati per compiere o aver compiuto atti contrari ai doveri d'ufficio, anche se formalmente regolari, realizza il delitto di corruzione propria ex art. 319 c.p. Ciò in quanto l'asservimento costante della funzione pubblica agli interessi privati, dietro corresponsione di denaro, integra una condotta in contrasto con i fondamentali doveri di fedeltà, imparzialità e onestà che devono informare l'esercizio della pubblica funzione, a prescindere dalla liceità o meno del singolo atto compiuto. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria l'individuazione di uno specifico atto illegittimo, essendo sufficiente l'accertamento di un sistematico mercimonio della funzione pubblica, anche attraverso atti formalmente regolari ma sostanzialmente orientati al soddisfacimento di interessi privati. Inoltre, la consapevole disponibilità del pubblico ufficiale a definire un procedimento di competenza di altro funzionario, dietro corresponsione di denaro, integra comunque una violazione del dovere di correttezza, rilevante ai fini della configurazione del delitto di corruzione propria. Infine, la mancata concessione delle attenuanti generiche e dell'attenuante della particolare tenuità del fatto ex art. 323-bis c.p. è adeguatamente motivata dalla gravità della condotta e dalla personalità dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. GRAMENDOLA F.P. - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1451/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 10/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Vito D'Ambrosio che ha concluso per la inammiss…

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