Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6126 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:6126SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la revoca di una concessione demaniale permanente di suolo pubblico in un'area del centro storico di Roma sottoposta a vincolo culturale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'imposizione di divieti e limitazioni all'uso commerciale del suolo pubblico in aree sottoposte a tutela culturale, ai sensi dell'art. 52, comma 1-ter, del d.lgs. n. 42/2004, richiede l'intesa preventiva tra lo Stato, la Regione e il Comune competenti, al fine di contemperare le diverse competenze e tutelare gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'omissione di tale intesa determina l'illegittimità del provvedimento che impone il divieto di occupazione di suolo pubblico. 2. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell'esercizio dei suoi poteri di tutela indiretta dei beni culturali ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. n. 42/2004, può disporre prescrizioni e limitazioni all'uso del suolo pubblico, ma quando tali misure incidono sull'esercizio del commercio, deve applicare la disciplina speciale di cui all'art. 52, comma 1-ter, che richiede l'intesa con gli enti territoriali competenti. 3. Il riconoscimento del valore storico-artistico di un'area urbana, ai fini dell'apposizione del vincolo culturale ai sensi dell'art. 10, comma 4, lett. g), del d.lgs. n. 42/2004, rientra nella discrezionalità tecnica del Ministero, sindacabile solo per vizi di eccesso di potere, difetto di motivazione o manifesta illogicità, non riscontrabili nel caso di specie. 4. Nelle more del rinnovo del procedimento, previo coinvolgimento degli enti territoriali competenti secondo le modalità indicate dall'art. 52, comma 1-ter, del d.lgs. n. 42/2004, il Tribunale dispone l'annullamento del provvedimento di revoca della concessione demaniale e della prescrizione del divieto generalizzato di occupazione di suolo pubblico, fermo restando il vincolo culturale sull'area.

Sentenza completa

N. 11592/2015
REG.RIC.

N. 06126/2016 REG.PROV.COLL.

N. 11592/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11592 del 2015, proposto da:
Società Frattina Srl, in persona del legale rappresentante p.t. rappresentata e difesa dagli avv. Riccardo Lavitola, Andrea Ippoliti, con domicilio eletto presso l’avv. Andrea Ippoliti in Roma, Via G. Nicotera, 29;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t. rappresentata e difesa dall'avv. Rosalda Rocchi, elettivamente domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;
Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via …

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