Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19 del 2 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19PEN

Massima

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Il delitto di estorsione è configurabile quando la condotta di esazione violenta o minacciosa di un credito è caratterizzata da: a) finalità costrittiva dell'agente, volta a costringere la vittima e annullarne le capacità volitive, anziché a persuaderla; b) estraneità al rapporto contrattuale di colui che esige il credito, il quale agisca anche solo per confermare ed accrescere il proprio prestigio criminale; c) minacce e violenza dirette non solo verso il debitore, ma anche verso persone estranee al rapporto sinallagmatico. Tali elementi, ove sussistenti, consentono di ritenere corretto l'inquadramento del fatto nella fattispecie prevista dall'art. 629 c.p., in luogo dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Il giudice della convalida dell'arresto in flagranza deve limitarsi a valutare la legittimità dell'operato della polizia giudiziaria, ponendosi nella stessa situazione di chi ha operato l'arresto e verificando, sulla base degli elementi al momento conosciuti, se la valutazione di procedere all'arresto rimanga nei limiti della discrezionalità della polizia giudiziaria e trovi ragionevole motivo nella gravità del fatto ovvero nella pericolosità del soggetto, senza estendere il controllo alla verifica dei presupposti per l'affermazione di responsabilità. Il giudizio sulla convalida deve essere tenuto distinto da quello relativo alla valutazione dei gravi indizi di colpevolezza che caratterizza il diverso provvedimento sull'eventuale applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VARESE nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 381/2016 GIP TRIBUNALE di VARESE, del 01/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa SANDRA RECCHIONE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. DI LEO G., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO…

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