Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12342 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:12342SENT

Massima

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L'area privata che, per le sue caratteristiche oggettive, consente l'accesso e il transito di una collettività indeterminata di cittadini, è gravata da una servitù di uso pubblico, soggetta alla disciplina delle occupazioni di suolo pubblico, anche in assenza di un formale provvedimento costitutivo da parte dell'Amministrazione. In tal caso, l'Amministrazione può legittimamente ordinare lo sgombero e la riduzione in pristino dell'area occupata abusivamente per finalità commerciali, senza che assumano rilievo eventuali vizi procedimentali, attesa la natura vincolata del provvedimento sanzionatorio. L'accertamento dell'esistenza o meno della servitù di uso pubblico, ove contestato, spetta al giudice ordinario, mentre il giudice amministrativo può conoscere delle relative questioni solo nei limiti di cui all'art. 8 del codice del processo amministrativo, senza effetti di giudicato tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/12/2018

N. 12342/2018 REG.PROV.COLL.

N. 10985/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10985 del 2005, proposto da:
Palmacci Mariano, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovambattista Coviello, con domicilio eletto presso lo studio Alessandro Pieri Avv. (St Insabato) in Roma, viale Mazzini, 41;

contro

Comune di Ariccia, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Claudio Scacco, con domicilio eletto presso il suo studio in San Cesareo, l.go Villa Giulio Cesare, 2;

per l'annullamento

dell’ordinanza nr. 207 pronunciata in data 6.10.2005 e notificata in pari data, del Comune di Ariccia, con la quale, ai sensi dell…

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