Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13003 del 6 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13003PEN

Massima

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Il dolo di incendio doloso si configura quando l'agente, con condotta intenzionalmente diretta a provocare l'innesco di un incendio, cagiona un evento dannoso di rilevante entità patrimoniale, anche in danno di immobile abitato e destinato a deposito di merci, consapevole e volendo il verificarsi dell'incendio, in particolare quando l'azione sia compiuta in una giornata caratterizzata da forte vento, circostanza che rende concreto e prevedibile il rischio di propagazione incontrollata delle fiamme. Il giudizio di responsabilità penale per il reato di incendio doloso può fondarsi su un complesso di elementi indiziari convergenti, quali: la presenza dell'imputato sul luogo e nel momento dell'innesco dell'incendio; la sussistenza di un movente soggettivo, come la ritorsione per l'imminente interruzione del rapporto di lavoro; l'accertamento tecnico sulla dinamica dell'incendio, con individuazione del punto di origine e della modalità di innesco; la valutazione complessiva delle dichiarazioni contraddittorie rese dall'imputato. Tali elementi indiziari, valutati nel loro complesso, possono consentire di superare i margini di equivocità propri della prova indiziaria e di affermare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di incendio doloso, con conseguente applicazione di una pena commisurata alla gravità del fatto, tenuto conto del concreto pericolo per l'incolumità pubblica derivante dalla propagazione incontrollata delle fiamme in una giornata caratterizzata da forte vento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/03/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICHELE BIANCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
uditi i difensori:
L'Avv. (OMISSIS), sostituto processuale dell'Avv. (OMISSIS) difensore delle parti civili costituite (OMISSIS) e (OMIS…

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