Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3336 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:3336SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'Amministrazione può adottare provvedimenti repressivi e sanzionatori, come l'ordine di demolizione, anche in presenza di una domanda di condono edilizio pendente, qualora le opere realizzate siano ulteriori e diverse rispetto a quelle oggetto della richiesta di sanatoria. In tali casi, il principio di sospensione dei procedimenti sanzionatori non può trovare applicazione, in quanto le opere abusive esulano dall'istanza di condono. Inoltre, gli interventi di miglioria, completamento o manutenzione di manufatti abusivi per i quali non sia stata ancora definita la pratica di condono edilizio risultano comunque suscettibili di comminatoria di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, anche qualora siano riconducibili nella loro individualità alle categorie della manutenzione straordinaria, del restauro e/o del risanamento conservativo, della ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche. Ciò in quanto il regime sanzionatorio da applicare deve essere individuato sulla base della complessiva realtà urbanistico-edilizia nella quale tali opere vengono ad inserirsi, e non sulla base della loro natura isolata ed atomistica. Infine, l'acquisizione gratuita dell'area su cui sia stato realizzato un immobile abusivo non può essere dichiarata nei confronti del proprietario del tutto estraneo al compimento dell'opera, in quanto tale sanzione può essere irrogata solo nei confronti del responsabile dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/05/2021

N. 03336/2021 REG.PROV.COLL.

N. 06097/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6097 del 2014, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via Toledo, n. 156 e domicilio digitale come da Pec indicata in atti;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del Tar Campania- Napoli e domicilio digitale come da Pec indicata in atti;

per l'annullamento:

dell’ordinanza di demolizione e rimessa in pristino dello stato dei luoghi n. …

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