Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35507 del 2 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35507PEN

Massima

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Il tentato omicidio si configura quando la condotta dell'agente, valutata ex ante, risulta idonea e diretta a cagionare l'evento letale, anche in presenza di un dolo alternativo, desumibile dall'utilizzo di un'arma da taglio, dall'entità delle lesioni provocate e dal successivo comportamento di fuga dell'imputato, a prescindere dall'effettivo verificarsi dell'evento morte, impedito dall'intervento tempestivo dei soccorsi. La circostanza attenuante della provocazione non sussiste in caso di macroscopica sproporzione tra il fatto ingiusto altrui e la reazione dell'imputato, tale da escludere lo stato d'ira o il nesso causale tra il fatto ingiusto e la reazione, come quando l'imputato reagisce mostrando un'arma da taglio a fronte di una mera irregolare e imprudente manovra di guida della persona offesa. La valutazione in ordine alla concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento, se congruamente e logicamente motivato, anche in relazione ai parametri di cui all'art. 133 c.p., non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o viziato da errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/05/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CENICCOLA ELISABETTA;
Il Procuratore Generale conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, in riforma della sentenza del G.u.p. del Tri…

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