Il termine decadenziale per l'impugnazione di atti amministrativi è un principio fondamentale del diritto processuale amministrativo, volto a garantire la certezza e la stabilità dei rapporti giuridici. Pertanto, il ricorso proposto oltre il termine di decadenza previsto dalla legge, anche se inizialmente presentato davanti al giudice ritenuto incompetente, deve essere dichiarato irricevibile, in quanto le preclusioni e le decadenze intervenute non possono essere superate dalla successiva translatio iudicii. Il giudice amministrativo, infatti, non può consentire elusioni dei termini perentori posti a tutela delle posizioni giuridicamente protette, a prescindere dall'errore iniziale sulla giurisdizione. La tempestività del ricorso deve essere valutata con riferimento al momento del deposito presso il giudice ritenuto, anche se a torto, competente, e non può essere recuperata attraverso la riassunzione del giudizio davanti al giudice effettivamente dotato di giurisdizione. Tale principio, sancito dall'art. 11, comma 2, del Codice del processo amministrativo, mira a garantire la certezza dei rapporti giuridici e l'efficacia dell'azione amministrativa, evitando che l'incertezza sulla competenza giurisdizionale possa essere strumentalizzata per aggirare i termini decadenziali previsti dalla legge.