Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 44131 del 29 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44131PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: Nelle misure di prevenzione patrimoniale, ai fini della confisca dei beni, è sufficiente la dimostrazione della loro illecita provenienza, a prescindere dall'accertamento del nesso causale tra la presunta condotta criminosa e il profitto illecito. Pertanto, non rileva l'assenza di motivazione in ordine al nesso causale, essendo invece necessario e sufficiente dimostrare che i beni confiscati siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, anche se provenienti dall'evasione fiscale. La sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e le lecite capacità reddituali del soggetto sottoposto a prevenzione va valutata con riferimento al momento dell'acquisto dei singoli beni, senza che rilevi un eventuale successivo incremento di valore dovuto all'impiego di capitali illeciti, in quanto tale ipotesi riguarda una fattispecie diversa, in cui è possibile limitare la confisca alla sola quota di valore corrispondente al reimpiego dei profitti illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Mar - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. AN. N. IL (OMESSO);

2) CA. GI. LU. N. IL (OMESSO);

3) CA. VI. N. IL (OMESSO);

4) CA. CA. OL. N. IL (OMESSO);

5) CA. DE. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 143/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 23/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

lette le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Anton…

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