Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1709 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:1709SENT

Massima

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Il mutamento della destinazione d'uso di un immobile, senza la realizzazione di opere edilizie, non comporta la necessità di un provvedimento autorizzativo da parte della pubblica amministrazione, in quanto tale modifica non incide sulla conformità urbanistica dell'immobile. Pertanto, l'ordine di ripristino della destinazione d'uso residenziale, emesso dalla pubblica amministrazione in assenza di opere edilizie, è illegittimo in quanto privo di presupposti giuridici. La pubblica amministrazione può intervenire solo qualora la modifica della destinazione d'uso sia accompagnata dalla realizzazione di opere edilizie, le quali necessitano di apposita autorizzazione. In tal caso, l'ordine di ripristino della destinazione d'uso originaria è legittimo, in quanto volto a garantire il rispetto della normativa urbanistica ed edilizia. Tuttavia, qualora la destinazione d'uso abusivamente modificata sia stata successivamente ripristinata, il relativo provvedimento amministrativo perde di attualità e, pertanto, il giudice deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. In tali ipotesi, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione delle peculiarità della vicenda e del venir meno dell'interesse alla definizione del giudizio.

Sentenza completa

N. 19432/2000
REG.RIC.

N. 01709/2016 REG.PROV.COLL.

N. 19432/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 19432 del 2000, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), in proprio e in qualità di eredi di ((omissis)), rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via F. Siacci, 38;

contro

Comune di Roma, in persona del Commissario straordinario p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento,

previa sospensione,

- della determinazione dirigenziale del Comune di Roma n. 1082 del 21 giugno 2000 d…

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