Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10073 del 6 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10073PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, rilevante ai fini dell'applicazione di misure cautelari, può essere desunto dalle modalità e dalla gravità del fatto, valutate in concreto in relazione agli elementi sintomatici della pericolosità dell'indagato, senza che sia necessaria la sussistenza di precedenti penali. Pertanto, il giudice può legittimamente attribuire alle medesime modalità e circostanze del fatto una duplice valenza, sia sotto il profilo della valutazione della gravità del fatto, sia sotto il profilo dell'apprezzamento della capacità a delinquere dell'indagato, in quanto la condotta tenuta in occasione del reato costituisce un elemento specifico significativo per valutare la personalità dell'agente. Il giudizio di legittimità della Corte di Cassazione, in tema di motivazione del provvedimento cautelare, non può risolversi in una nuova valutazione delle risultanze acquisite, da contrapporre a quella effettuata dal giudice di merito, attraverso una diversa lettura, sia pure anch'essa logica, dei dati processuali o una diversa ricostruzione storica dei fatti o un diverso giudizio di rilevanza o attendibilità delle fonti di prova, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione, senza poter sindacare il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla I - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MU. Pe. Co., nato in (OMESSO), indagato articolo 609 bis c.p.;

avverso l'ordinanza del Tribunale per il Riesame di Brescia in data 8.10.08;

udita la relazione del Cons. Dott. Guicla I. Mulliri;

Udito il P.G., nella persona del Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto una declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

osserva:

PROVVEDIMENTO IMPUGNATO E MOTIVI DEL RICORSO

L'…

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