Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 596 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:596SENT

Massima

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La cessazione della concessione onerosa di un alloggio di servizio a seguito del collocamento a riposo o del trasferimento in comune non limitrofo del dipendente pubblico beneficiario costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto la modifica della situazione soggettiva del dipendente, che rappresenta il presupposto per il godimento del beneficio, determina automaticamente la cessazione della concessione, senza che l'amministrazione debba esercitare alcuna discrezionalità. Pertanto, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento di revoca della concessione, in quanto il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso. Inoltre, la competenza a disporre la cessazione della concessione spetta al Prefetto, in base all'art. 9, comma 2, del D.M. 6 agosto 1992, n. 574, che disciplina le ipotesi di "decadenza" dalla concessione, distinte da quelle di "revoca" di cui all'art. 8, di competenza del Questore. La ratio complessiva del sistema normativo è quella di riconoscere il beneficio del godimento dell'alloggio di servizio al personale in "attività di servizio", al fine di alleviare le difficoltà abitative e salvaguardare le esigenze di buon funzionamento dell'amministrazione, per cui qualsiasi modifica intervenga in capo al dipendente si riverbera sul godimento dell'alloggio, che deve tornare nella disponibilità dell'amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Roma,

sez. I ter composto dai signori magistrati: Patrizio Giulia Presidente Italo Volpe Componente Maria Ada Russo Componente rel. ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 587/2007 proposto da Gi. Br. Ca., rappresentato e difeso dagli Avv.ti Cr. Ma. Ci. e An. Ma. Ri. ed elettivamente domiciliato in Ro., Via Pi. Da Pa., n. (...); CONTRO Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., Prefettura della Provincia di Ro., in persona del Prefetto p.t., Dipartimento della P.S. del Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, legale domiciliataria; per l'annullamento previa sospensione "del decreto prefettizio n. 90/AFP/Alloggi Servizio del 22.5.2006, dal contenuto ignoto, in quanto non notificato, con il quale sarebbe stata disposta la revoca della concessione…

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