Il cittadino ha il diritto e il dovere di denunciare alle autorità competenti eventuali irregolarità o illeciti commessi da pubblici dipendenti nell'esercizio delle loro funzioni, senza che tale condotta possa essere considerata diffamatoria. Il diritto di denuncia, tutelato dall'art. 51 c.p., costituisce un limite all'applicazione del reato di diffamazione, purché l'esposto sia presentato in buona fede, senza eccedere nella divulgazione dei fatti e con l'esclusivo intento di segnalare condotte illecite o irregolari della pubblica amministrazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di diffamazione, deve pertanto verificare se la denuncia del cittadino rientri nell'esercizio legittimo del diritto di critica e di segnalazione di irregolarità, ovvero se vi sia stato un abuso o un eccesso tale da configurare il reato. La tutela del diritto di denuncia del cittadino rappresenta un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico, volto a garantire la trasparenza e il corretto funzionamento della pubblica amministrazione, e non può essere limitato se non in presenza di un evidente abuso o di una manifesta mala fede del denunciante.