Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3689 del 27 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3689PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi ripropongono pedissequamente le medesime censure già disattese dal giudice di appello con motivazione esauriente e logica, in quanto tale mancanza di specificità del motivo di impugnazione, intesa come mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento del ricorso, conduce alla declaratoria di inammissibilità ai sensi dell'art. 591, comma 1, lett. c), c.p.p. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso principale travolge anche le statuizioni civili di condanna, rendendo inconferente qualsiasi rilievo inerente alla provvisionale. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equa in favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 186 del 2000.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/10/2003 CORTE APPELLO di BRESCIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MELONI Vittorio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. GIANZI Giuseppe di Roma che ha chiesto l'accoglim…

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