Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2107 del 2017

ECLI:IT:TARPA:2017:2107SENT

Massima

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Il giudizio prognostico sulla possibilità di abuso delle armi da parte del richiedente il rinnovo della licenza di porto d'armi per uso caccia deve essere fondato su una adeguata istruttoria e congrua motivazione, che evidenzi le circostanze di fatto idonee a giustificare un giudizio di inaffidabilità del soggetto. Il mero riferimento a precedenti penali, anche se definitivi, non è di per sé sufficiente a motivare il diniego di rinnovo, se non è accompagnato da una valutazione attuale sulla personalità dell'interessato e sulla sua concreta capacità di abusare del titolo di polizia. L'Amministrazione è tenuta a ottemperare integralmente al giudicato che ha annullato un precedente provvedimento di diniego o revoca, riesaminando la questione nel rispetto dei principi affermati dalla sentenza, senza poter reiterare la medesima motivazione ritenuta carente.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/08/2017

N. 02107/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01408/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1408 del 2016, proposto da:
COFFARO Giovanni, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio, sito in Palermo nella Via Goethe n.1;

contro

il MINISTERO DELL’INTERNO e la QUESTURA di PALERMO, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via ((omissis)), n. 81, sono domiciliati per legge;;

per la declaratoria di nullità

- del decreto di non accoglimento dell’istanza di rinnovo di licenza di porto d’armi per uso caccia ctg. 6/F – …

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