Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27495 del 6 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27495PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che procede al legittimo esercizio delle proprie funzioni non può essere oggetto di minacce da parte del soggetto sottoposto al suo intervento, poiché ciò integra il reato di minaccia a pubblico ufficiale ex art. 336 c.p., anche qualora la minaccia sia pronunciata immediatamente dopo l'adozione del provvedimento, in un rapporto di assoluta immediata connessione con l'attività del pubblico ufficiale. Il dolo specifico richiesto dalla norma è integrato dalla volontà di costringere il pubblico ufficiale ad omettere l'atto del proprio ufficio, indipendentemente dal fatto che la minaccia sia stata pronunciata prima o dopo l'adozione del provvedimento. La gravità dei precedenti penali dell'imputato può giustificare il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in quanto espressione della sua pericolosità sociale e della necessità di una risposta sanzionatoria adeguata. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze di fatto e nell'apprezzamento della prova, purché la motivazione risulti logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Pa. , nato a (OMESSO);

contro la sentenza del 28 marzo 2006 emessa dalla Corte d'appello di Milano;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. FIDELBO Giorgio;

udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

Con la decisione in epigrafe la Corte d'appello di Milano ha confermato la …

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