Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20941 del 25 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:20941PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere provata sulla base di convergenti elementi indiziari, anche in assenza di contestazione di specifici reati-fine, purché risulti dimostrato il concreto e consapevole inserimento dell'imputato nel sodalizio criminoso, desumibile da una pluralità di elementi probatori, quali le intercettazioni telefoniche, le conversazioni ambientali e gli altri elementi di fatto acquisiti nel processo. La mancata contestazione di reati-fine, la limitata durata temporale delle attività intercettive o le iniziali espressioni di dubbio e diffidenza dell'imputato nei confronti degli altri associati non sono di per sé idonee a escludere la sua responsabilità per il delitto associativo, ove risulti accertato il suo effettivo e consapevole contributo all'attività del sodalizio. Inoltre, l'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche può essere eccepita solo con riferimento a specifici atti affetti dal vizio denunciato, senza che sia sufficiente una generica contestazione. Infine, la mancata partecipazione dell'imputato, ristretto agli arresti domiciliari, a una singola udienza processuale non comporta di per sé alcun concreto pregiudizio per l'esercizio del diritto di difesa, ove non siano evidenziati specifici riverberi sul prosieguo del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. AN. , N. IL (OMESSO);

2) PA. VA. , N. IL (OMESSO);

3) AM. AN. , N. IL (OMESSO);

4) QU. FA. , N. IL (OMESSO);

5) SA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2011/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 15/01/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello Francesco Mauro…

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