Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4668 del 31 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4668PEN

Massima

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La condotta di minaccia e violenza privata, posta in essere da più persone con l'utilizzo di un'arma impropria al fine di impedire ad altri l'esercizio di un diritto di passaggio, integra il reato di violenza privata aggravata, anche qualora gli imputati affermino di voler tutelare un proprio diritto di proprietà sull'area interessata. Infatti, l'impiego di forme sproporzionate di intimidazione e violenza risulta incompatibile con l'intento di far valere legittimamente un proprio diritto, essendo necessario il ricorso a mezzi proporzionati e non arbitrari. Pertanto, la mera affermazione di un preteso diritto di proprietà, in assenza di una chiara e comprovata indicazione delle ragioni giuridiche che lo sorreggono, non è sufficiente a configurare il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, dovendosi invece ritenere integrata la fattispecie di violenza privata aggravata. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, nonché l'apprezzamento delle risultanze probatorie, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o giuridici se congruamente e logicamente argomentata, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello. Infine, l'acquisizione in appello di documenti provenienti da altro procedimento penale, pur se disposta con riserva di valutazione della loro utilizzabilità, non determina alcuna violazione del diritto di difesa qualora il giudice di merito abbia espressamente escluso di aver tenuto conto di tali elementi probatori ai fini della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2015 della Corte d'Appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENU…

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