Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8363 del 2 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8363PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi specifici inerenti alle modalità di realizzazione della condotta delittuosa, al contesto criminale di riferimento e alla personalità negativa dell'indagato, desumibile anche dalle sue precedenti condotte e dalla capacità di riorganizzarsi nonostante i provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Tale valutazione prognostica non richiede la previsione di una "specifica occasione" per delinquere, ma deve fondarsi su elementi concreti rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo di reiterazione, attualizzata al momento dell'adozione della misura cautelare. L'inadeguatezza della misura meno afflittiva degli arresti domiciliari rispetto alla custodia in carcere può essere ritenuta quando elementi specifici in relazione alla personalità del soggetto inducano a ritenere che quest'ultimo possa essere propenso a violare le prescrizioni della cautela impostagli, in considerazione del suo inserimento in un contesto criminale, dell'assenza di stabile occupazione lavorativa lecita e di altri fattori indicativi della sua pericolosità sociale e della concreta possibilità di sottrarsi all'osservanza degli obblighi connessi all'esecuzione di una misura cautelare meno afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/08/2019 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Pasquale Fimiani, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), quale sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS), che ha con…

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