Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza comunale che ha ripristinato il doppio senso di circolazione su un tratto del lungomare di Termoli, ha affermato che il singolo cittadino o il gestore di uno stabilimento balneare non possono vantare una posizione di interesse legittimo differenziata rispetto a quella del "quivis de populo", non essendo provati danni specifici e concreti derivanti dalla modifica della viabilità. Pertanto, in assenza di una legittimazione attiva e di un interesse giuridicamente rilevante, il ricorso è stato dichiarato inammissibile, con compensazione delle spese di giudizio. Il Tribunale ha sottolineato che l'azione di annullamento davanti al giudice amministrativo è soggetta a tre condizioni fondamentali: il titolo o la possibilità giuridica dell'azione, l'interesse ad agire e la legittimazione attiva, che devono sussistere al momento della proposizione della domanda e permanere fino al momento della decisione. Nella fattispecie, tali presupposti non risultavano integrati, in quanto il ricorrente lamentava un interesse meramente materiale, non qualificato giuridicamente, alla modifica della viabilità secondo le proprie aspirazioni socio-economiche.