Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25241 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25241PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso è un reato permanente che perdura fino all'effettiva cessazione della condotta di partecipazione, a prescindere dalla protrazione degli effetti giuridici derivanti dalla stessa, come la fittizia intestazione di beni. La valutazione della responsabilità penale per tale reato richiede un'adeguata e coerente motivazione in ordine ai riscontri individualizzanti della chiamata in reità, senza poter fondare la condanna sulla sola condotta di favoreggiamento della latitanza del capo dell'associazione o sulla mera appartenenza all'impresa riconducibile all'associazione. Inoltre, l'affermazione della responsabilità penale per il reato associativo deve essere sorretta da una puntuale analisi comparativa delle prove a carico e di quelle a discarico, senza omettere di valutare le circostanze alternative addotte dalla difesa. Infine, la determinazione della pena deve essere adeguatamente motivata con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., senza che sia necessaria una specifica e dettagliata motivazione quando la pena inflitta non sia di gran lunga superiore alla misura media edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo Presidente del 17/02/2 -

Dott. IANNELLI Enzo Consigliere SENTE -

Dott. ROMBOLA' Marcello Consigliere N. -

Dott. MAZZEI Antonella P. rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. PIRACCINI Paola Consigliere N. 39901/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VE. Ro. , nato il (OMESSO);

2) A. A. , nato il (OMESSO);

3) PO. Ca. , nata il (OMESSO);

4) CR. An. , nato il (OMESSO);

5) CR. Te. , nato il (OMESSO);

6) P. D. , nato il (OMESSO);

7) CR. Et. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1148/2009 della Corte di Appello di Reggio Calabria in data 16/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita, nella pubblica udien…

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