Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18237 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18237PEN

Massima

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Il reato di ingiuria è configurabile quando l'imputato pronuncia espressioni offensive dell'altrui onore e decoro, anche in assenza di una condotta provocatoria della persona offesa, salvo che tale condotta non integri gli estremi di una causa di giustificazione prevista dalla legge. La valutazione della sussistenza del reato e della relativa responsabilità penale dell'imputato spetta al giudice di merito, il quale deve accertare se le espressioni utilizzate siano effettivamente offensive e lesive dell'altrui reputazione, sulla base di un giudizio di tipicità e antigiuridicità della condotta. La condanna al risarcimento del danno in sede penale, pur potendo essere fondata anche su valutazioni medico-legali, è limitata alle conseguenze della condotta lesiva dell'onore accertata, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la discrezionalità della decisione sulla concessione e quantificazione della provvisionale. La soccombenza dell'imputato in punto di statuizioni civilistiche giustifica la condanna alle spese del giudizio di cassazione, anche in assenza di una reciproca situazione di conflittualità tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Verona il 10/01/2014;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per la ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso rilevando la sopra…

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