Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17992 del 19 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17992PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta falsamente nell'autorizzazione paesaggistica che le opere sono "da realizzarsi", nonostante sia a conoscenza che le stesse sono già state realizzate, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico. Ciò in quanto la consapevolezza dello stato di avanzamento dei lavori da parte del pubblico ufficiale può essere desunta da elementi oggettivi, quali il pagamento degli oneri di urbanizzazione effettuato prima del rilascio dell'autorizzazione, nonché dalla circostanza che il pubblico ufficiale stesso abbia richiesto il calcolo di tali oneri, dimostrando così di essere informato sulla effettiva realizzazione delle opere. La falsa attestazione è finalizzata a creare un'apparente regolarità dell'operato del pubblico ufficiale, facendo leva sulla possibile ignoranza dell'esecuzione delle opere, in assenza di un rapporto in tal senso della polizia municipale. Pertanto, il pubblico ufficiale che rilascia un'autorizzazione paesaggistica attestando falsamente che le opere sono "da realizzarsi", pur essendo a conoscenza del loro effettivo stato di avanzamento, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dal fatto che i lavori siano stati successivamente sospesi o completati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 12/12/2011 della Corte d'appello di Lecce R.G. n. 837/2011;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giuseppe De Marzo;

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Francesco Salzano, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Lecce, con la sentenza…

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