Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La ricostruzione della dinamica di un incidente stradale e l'accertamento delle relative responsabilità, effettuati dal giudice di merito sulla base di una approfondita valutazione delle risultanze istruttorie, tra cui la consulenza tecnica d'ufficio e le deposizioni testimoniali, costituiscono apprezzamenti di fatto incensurabili in sede di legittimità, salvo che non siano affetti da vizi logici o carenze motivazionali. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito tali accertamenti, limitandosi a verificare la correttezza e la congruità della motivazione adottata dal giudice di appello. Inoltre, la presunzione di pari responsabilità dei conducenti di cui all'art. 2054, comma 2, c.c. non trova applicazione quando il giudice di merito abbia accertato, sulla base di una motivazione adeguata, la responsabilità esclusiva di uno dei conducenti nell'evento dannoso.