Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3342 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3342SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, è un provvedimento dovuto e legittimo, che non può essere evitato sulla base della mera pendenza di una domanda di condono edilizio. Infatti, la prosecuzione di lavori abusivi, anche se riconducibili a categorie di intervento come la manutenzione straordinaria o la ristrutturazione, integra comunque un'opera nuova e abusiva, rispetto alla quale l'amministrazione ha l'obbligo di adottare i provvedimenti repressivi, senza che possa rilevare la natura pertinenziale o meno dell'intervento. Ciò in quanto la pendenza di una domanda di condono non vale a preservare le ulteriori opere abusive dall'esercizio dei poteri di vigilanza e sanzionatori del Comune, il quale è tenuto a ordinare la demolizione anche quando l'abuso comporti una trasformazione irreversibile del precedente manufatto oggetto della richiesta di sanatoria, la cui definizione risulta così automaticamente preclusa. L'ordine di demolizione, inoltre, rimane legittimo anche in presenza di un provvedimento di sequestro penale, essendo onere del proprietario richiedere il dissequestro per poter adempiere all'ingiunzione demolitoria. Infine, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non inficia la legittimità del provvedimento quando, come nel caso di specie, l'amministrazione è tenuta a un'attività vincolata e non discrezionale.

Sentenza completa

N. 10706/1997
REG.RIC.

N. 03342/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10706/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10706 del 1997, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, giusta mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla via Chiatamone, n. 23 presso lo studio Sgobbo e, giusta atto depositato in data 17 marzo 2004, dalla sig. ra ((omissis)), nella qualità di “
acquirente a titolo particolare dell’immobile per cui è causa dal defunto sig. ((omissis))
”, rappresentata e difesa, per mandato a margine dell’atto di costituzione, dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio è eletto domicilio in Napoli, Calata S. Marco, n. 4;

contro

Comune di …

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