Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22160 del 23 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22160PEN

Massima

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Il difetto di trasmissione degli atti al tribunale del riesame, ai sensi dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., non determina l'inefficacia della misura cautelare disposta dal giudice a quo, ove sia documentalmente provata l'avvenuta tempestiva trasmissione, non potendosi far conseguire tale sanzione a disguidi organizzativi interni al tribunale. Inoltre, la domanda cautelare formulata dal pubblico ministero deve essere esaminata dal tribunale del riesame anche in relazione a tutti i capi di imputazione, ivi inclusi quelli aggiunti successivamente alla richiesta, purché rispettosi dei requisiti e presupposti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovann - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 594/2012 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 18/09/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

MOTIVI DELLA DECISION…

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