Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36873 del 21 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36873PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. richiede, ai fini della sussistenza, la prova dell'esistenza di una struttura organizzata, della ripartizione di ruoli, dell'esecuzione di atti violenti finalizzati all'intimidazione, nonché della capacità di assoggettamento e sopraffazione dei terzi, con carattere potenzialmente diffuso in un dato ambito territoriale. Tale capacità intimidatrice deve risultare concretamente percepita anche all'esterno dell'ambiente malavitoso, attraverso la commissione di reati-fine che si rivelino effettivamente sintomatici dell'attuazione del programma dell'associazione mafiosa. La partecipazione al sodalizio può essere desunta anche dalla commissione di tali reati-fine, purché essi esprimano un contributo qualificato rispetto alle finalità del sodalizio e siano commessi con la consapevolezza di agevolare l'attività dell'organizzazione. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la prova richiesta per il giudizio di merito. Il sindacato del giudice di legittimità sui provvedimenti de libertate non può estendersi alla revisione degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, rientrando tali apprezzamenti nell'esclusiva competenza del giudice di merito. La motivazione del provvedimento cautelare è censurabile solo quando sia priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, al punto da risultare meramente apparente o assolutamente inidonea a rendere comprensibile la logica seguita dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro in funzione di riesame in data 2123/01/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. B. Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Tampieri Luca, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udita la Difesa, Avv. (OMISSIS), e (OMISSIS), che hanno concluso chied…

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