Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45321 del 2 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45321PEN

Massima

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Il reato di estorsione in concorso si perfeziona con la formulazione della richiesta estorsiva, senza che sia necessario il compimento di ulteriori atti minacciosi o violenti, essendo sufficiente la mera richiesta di denaro o altra utilità accompagnata da una condotta intimidatoria. La desistenza volontaria non è configurabile una volta che siano stati posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, potendo al più operare la diminuente del recesso attivo qualora il soggetto tenga una condotta idonea a scongiurare l'evento. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, è sufficiente che le vittime siano state oggetto di plurime intimidazioni nell'ambito delle attività estorsive della locale famiglia criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti intimidatori in relazione al singolo episodio contestato. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato e delle circostanze aggravanti è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione, se congruamente e logicamente argomentata, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/04/2017 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PARDO IGNAZIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. SPINACI SANTE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore: l'avvocato (OMISSIS) conclude e chiede l'accoglimento dei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il Tribunale della liberta' di MESSINA, con ordinanza in da…

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