Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 236 del 2017

ECLI:IT:CGARS:2017:236SENT

Massima

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Il termine di prescrizione quinquennale per l'irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 167 del d.lgs. n. 42/2004 per la realizzazione di opere edilizie abusive in area di interesse paesaggistico decorre dal momento del rilascio della concessione edilizia in sanatoria, in quanto tale provvedimento fa cessare la permanente illiceità dell'abuso, rendendo irrilevante ai fini della prescrizione sia il parere di compatibilità paesaggistica rilasciato in sede di condono, essendo questo un mero atto endoprocedimentale, sia l'eventuale successivo onere di richiedere un nuovo parere di compatibilità, non essendo ciò previsto da alcuna disposizione normativa. Pertanto, una volta ottenuta la concessione in sanatoria, il responsabile dell'abuso non è tenuto a compiere ulteriori adempimenti, essendo l'autorità preposta al vincolo paesaggistico già intervenuta con il proprio definitivo apprezzamento di compatibilità. Conseguentemente, il termine prescrizionale quinquennale decorre dalla data di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, non potendo l'Amministrazione, trascorso tale termine, irrogare la sanzione pecuniaria prevista dalla legge. Tale interpretazione, superando il precedente orientamento giurisprudenziale, risulta maggiormente conforme ai principi di matrice penalistica in tema di prescrizione degli illeciti, evitando di configurare una responsabilità sostanzialmente imprescrittibile a carico del responsabile dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/05/2017

N. 00236/2017REG.PROV.COLL.

N. 00209/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

in sede giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 209 del 2013, proposto dall’Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso la quale è domiciliato in Palermo, via ((omissis)) 81;

contro

((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Palermo, p.zza ((omissis)) 41;

per la riforma

della sentenza del TAR SICILIA, Sezione I, n. 214/2013, resa tra le parti, concernente pagame…

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