Il provvedimento di annullamento in autotutela di una convenzione stipulata tra un ente locale e la Regione per l'assunzione di lavoratori socialmente utili non può retroagire fino ad intaccare i rapporti giuridici già esauriti, in quanto ciò contrasterebbe con il principio della certezza dei rapporti giuridici. Pertanto, l'ente locale ha diritto al rimborso delle somme anticipate per le retribuzioni dei lavoratori relative all'annualità 2014, in applicazione del principio di tutela dell'affidamento e del divieto di arricchimento senza causa della pubblica amministrazione. L'annullamento in autotutela di un atto amministrativo, infatti, non può incidere sulle prestazioni già eseguite in adempimento degli obblighi originariamente assunti, trattandosi di rapporti giuridici esauriti, in ossequio al principio di tutela dell'affidamento e della certezza dei rapporti giuridici. Inoltre, la risoluzione dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati sulla base di tali convenzioni non può essere considerata una manifestazione di acquiescenza dell'ente locale, in quanto tale risoluzione è stata determinata in via mediata dal provvedimento di annullamento adottato dalla Regione. Infine, la previsione normativa che impedisce il pagamento di somme relative a rapporti di lavoro a tempo determinato non trova applicazione nel caso di specie, in quanto le somme pretese dall'ente locale sono volte alla remunerazione del personale interessato e, in ogni caso, non potrebbero essere oggetto di ripetizione ai sensi dell'art. 2126 c.c.