Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37350 del 9 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37350PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente compie atti idonei e diretti in modo non equivoco alla commissione di un delitto, anche se questo non si verifica per cause indipendenti dalla sua volontà. La mancata consumazione del reato per circostanze esterne che rendono più difficile o impossibile il raggiungimento dell'obiettivo criminoso non esclude la punibilità del tentativo, purché gli atti compiuti siano astrattamente idonei allo scopo e univocamente diretti alla realizzazione del delitto. L'esimente della desistenza volontaria non ricorre quando l'interruzione dell'azione criminosa è determinata da fattori esterni che impediscono il compimento del reato, esponendo gli autori a probabile insuccesso e pericolo di essere scoperti, anziché da una libera determinazione degli agenti di rinunciare all'intento delittuoso. Ai fini della responsabilità concorsuale, anche il mero contributo di natura informativa o organizzativa, fornito consapevolmente per agevolare la commissione del reato, integra il concorso morale nel delitto, a prescindere dalla materiale esecuzione degli atti. La determinazione della pena deve tenere conto della diversa posizione e ruolo degli imputati, applicando le circostanze aggravanti e negando quelle attenuanti in relazione alla gravità intrinseca del fatto e ai precedenti penali, fermo restando il rispetto dei criteri legali di computo della pena finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza in data 14 febbraio 2013 della Corte di appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, nel procedimento n. 461/2012 Reg. Gen.;

Letti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita, nella pubblica udienza del 20 maggio 2014, la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

sentito il pubblico ministero presso questa corte di cassaz…

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