Cassazione penale Sez. III sentenza n. 44932 del 25 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44932PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre le misure di sicurezza nei confronti di un soggetto seminfermo o infermo di mente, deve privilegiare l'applicazione di misure diverse dal ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in casa di cura e custodia, salvo quando siano acquisiti elementi dai quali risulti che ogni misura diversa non sia idonea ad assicurare cure adeguate e a far fronte alla sua pericolosità sociale. Tale pericolosità sociale deve essere accertata sulla base delle qualità soggettive della persona, senza tenere conto delle sole condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo. Il giudice deve motivare adeguatamente la scelta della misura di sicurezza, anche in via provvisoria, valorizzando le risultanze peritali e le condizioni psichiche del soggetto, al fine di individuare la misura più idonea a garantire la cura della persona e il contenimento della sua pericolosità, evitando automatismi applicativi di misure detentive e segreganti. Ciò in attuazione del principio di ragionevolezza e del diritto alla salute, come affermato dalla Corte Costituzionale, e in coerenza con il percorso di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, conclusosi nel 2015 con l'istituzione delle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli IlL.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/03/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GAI Emanuela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) in sost. avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 1 marzo …

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