Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43741 del 25 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43741PEN

Massima

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Il dolo eventuale integra l'elemento soggettivo del reato di ricettazione quando l'agente si rappresenti la concreta possibilità della provenienza delittuosa del bene e accetti il relativo rischio, anche in assenza di una prova diretta del reato presupposto, qualora la condotta dell'imputato, caratterizzata da indicazioni generiche e implausibili sulla legittima acquisizione del bene, sia tale da far ritenere la sua consapevolezza della provenienza illecita secondo il comune sentire e l'ordinaria esperienza commerciale. La responsabilità per il delitto di ricettazione non richiede l'accertamento giudiziale della commissione del reato presupposto, né dei suoi autori, né dell'esatta tipologia del reato, potendo il giudice affermare l'esistenza del reato presupposto attraverso prove logiche, anche sulla base di elementi indiretti, come le dichiarazioni di esperti o il comportamento dell'imputato che dimostri la consapevolezza della provenienza illecita del bene. L'assenza di plausibili spiegazioni in ordine alla legittima acquisizione del bene, con indicazioni generiche e implausibili sulle circostanze della ricezione, si pone come coerente e necessaria conseguenza di un acquisto illecito, integrando l'elemento soggettivo del dolo eventuale, in quanto l'imputato si è rappresentato la concreta possibilità della provenienza delittuosa e ha accettato il relativo rischio, secondo il comune sentire e l'ordinaria esperienza commerciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa l'8 ottobre 2012 dalla Corte di appello di Salerno;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza in data 8 ottobre 2012 la Corte …

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