Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13774 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13774SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, adottato dall'amministrazione, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale da parte dell'interessato. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata la legittimità del provvedimento impugnato, dichiara la cessazione della materia del contendere qualora l'amministrazione, in esecuzione di un precedente provvedimento cautelare, abbia successivamente rinnovato il permesso di soggiorno. Ciò nonostante, il giudice, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, può condannare l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio a favore del ricorrente, in considerazione della legittimità originaria della sua pretesa.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2024

N. 13774/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02553/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2553 del 2020, proposto da
-OMISSIS- rappresentato e difeso dall'avvocato Angela Codastefano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in -OMISSIS-, via Tagliamento n. 9;

contro

Ministero dell'Interno, Questura -OMISSIS-, Ufficio Territoriale del Governo -OMISSIS-, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
Prefettura -OMISSIS-, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

del…

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