Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30502 del 2 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30502PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di quote societarie è legittimo solo se sussiste il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati contestati, che deve essere adeguatamente motivato dal giudice. Il mero riferimento al controllo societario dell'indagato sulle società coinvolte non è sufficiente a giustificare il periculum in mora, se le quote di una società ritenuta strumento potenziale di reiteazione sono già sottoposte a sequestro, neutralizzando così il rischio di aggravamento delle conseguenze del reato. Il giudice deve quindi fornire una motivazione specifica e logicamente coerente sul nesso tra la titolarità delle quote sequestrate e la concreta possibilità di reiterazione delle condotte illecite, senza basarsi su meri presupposti astratti o contraddittori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI M. - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria del 19/06/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis))' Raddusa;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentiti i difensori del ricorrente Avvocato (OMISSIS), che ha deposit…

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