Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10093 del 6 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10093PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare quando le censure sollevate dal ricorrente si risolvono in meri rilievi di fatto non suscettibili di valutazione in sede di legittimità, senza evidenziare specifici vizi della motivazione del provvedimento impugnato, come la contraddittorietà, la manifesta illogicità o il travisamento della prova. In tali casi, il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, può condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione del carattere manifestamente infondato del gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONASTERO Francesco - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Do. , nato a (OMESSO);

Avverso l'ordinanza 6.10.2008 del tribunale di BARI;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

Sentite le conclusioni dell'Avv.to DE ANGELIS Roberto che a chiesto l'accoglimento del ricorso.

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