Il danneggiamento di un bene non integra il reato di danneggiamento aggravato dalla esposizione a pubblica fede quando il fatto si sia verificato in un luogo privato, non aperto al pubblico e non facilmente accessibile dall'esterno, come un garage condominiale interrato, in quanto in tali contesti non può dirsi che il bene sia esposto alla pubblica fede. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che, ai fini dell'integrazione dell'aggravante della esposizione a pubblica fede nel reato di danneggiamento, è necessario che il bene danneggiato si trovi in un luogo aperto al pubblico o comunque facilmente accessibile dall'esterno, in modo tale da essere effettivamente esposto alla pubblica fede. Pertanto, il danneggiamento avvenuto in un contesto privato e non agevolmente accessibile, come un garage condominiale interrato, non può essere ritenuto aggravato da tale circostanza, in quanto in tali luoghi il bene non può dirsi esposto alla pubblica fede. La Corte ha quindi annullato senza rinvio la sentenza di condanna, ritenendo che il fatto non fosse previsto dalla legge come reato.