Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24918 del 26 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:24918PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione aggravato dalla circostanza di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, conv. in l. n. 203/1991, è escluso dall'ambito di applicazione dell'indulto, anche quando il reato sia stato commesso in forma tentata, in quanto la previsione normativa di esclusione contenuta nell'art. 1, comma 2, lett. d), della l. n. 241/2006 si riferisce a tutti gli illeciti penali per i quali è ritenuta l'aggravante indicata, indipendentemente dalla loro struttura e dall'autonomia del tentativo rispetto alla fattispecie consumata. Pertanto, il giudice della cautela, nel valutare l'applicabilità della misura cautelare ai sensi dell'art. 273, comma 2, c.p.p., è tenuto a determinare in via prognostica l'entità della pena presumibilmente irrogabile, tenendo conto che l'indulto non copre per intero la pena astrattamente irrogabile per il reato di tentata estorsione aggravato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FABBRI Gianvittore - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. ST. RO., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/12/2006 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BARDOVAGNI PAOLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Tindari Baglione, inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Caltanissetta, adito ex articolo 310 c.p.p., ha respinto il gravame di DI. ST.Ro. avverso il provvedimento in data 31.10.2006 della Corte d'A…

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