Il tratto di strada urbana su cui insiste l'impianto di distribuzione di carburanti, situato all'interno del centro abitato e delimitato dal Comune, deve essere qualificato come comunale ai sensi dell'art. 2, comma 7, del Codice della strada, indipendentemente dalla sua eventuale classificazione come strada statale. Di conseguenza, il rilascio del permesso di costruire in variante per l'impianto non può essere subordinato all'acquisizione di un nulla osta o autorizzazione da parte dell'ANAS, in quanto l'autorità competente per il rilascio di tali atti è il Comune. Tuttavia, il Comune può legittimamente imporre prescrizioni e limitazioni all'utilizzo degli accessi all'impianto, anche per ragioni di sicurezza, purché nel rispetto della normativa di settore e senza eccedere i propri poteri. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di tali provvedimenti, deve operare un bilanciamento tra l'interesse pubblico alla regolamentazione degli accessi e degli spazi pubblici e il diritto del privato all'esercizio della propria attività economica, evitando di imporre oneri o restrizioni non strettamente necessari.