ECLI:IT:CASS:2002:12888PEN
Con la sentenza impugnata C. G. (amministratore della fallita società "N. D. C. s.r.l.") è stato condannato alla pena di giustizia anche per reati di bancarotta fraudolenta documentale e di ingiustificato ritardo nella richiesta di fallimento, così riformandosi la pronunzia assolutoria annessa al riguardo dal G.I.P. presso il tribunale di Torino in data 23 aprile 1999.
Risulta, in particolare, valorizzata l'impugnazione del P.M. competente, evidenziandosi, alla stregua di precise emergenze peritali, come i documenti contabili esaminati abbiano reso assolutamente impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari della società fallita in conseguenza di "una serie di fatti e comportamenti accertati" a carico del C. (e ciò integra anche la sussistenza del rilevante elemento psicologico, nonostante l'addotta mancanza di intento di arrecare pregiudizio ai creditori), per quanto non rilevino in contrario le memorie difensive dell…
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